A partire dai farmaci di prima generazione, è apparsa sempre più importante la necessità di incrementare la potenza di inibizione del bersaglio primario e, contestualmente, la selettività. L’aumento della specificità degli inibitori delle chinasi cellulari e in particolare di BTK, aspetto che caratterizza i farmaci di generazione avanzata, ha permesso una riduzione di tossicità off-target che invece caratterizzano i farmaci non selettivi. Acalabrutinib è un farmaco che possiede caratteristiche farmacodinamiche tali da posizionarlo tra gli inibitori di BTK di generazione avanzata e per questo motivo rappresenta una nuova risorsa nel trattamento della leucemia linfatica cronica.
AUTORI
Romano Danesi
UO Farmacologia Clinica e Farmacogenetica
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa
Paolo Ghia
Oncologia Molecolare
Università Vita Salute San Raffaele, Milano