L’introduzione, anche in questo setting, di terapie biologiche in combinazione alla chemioterapia rappresenta la più importante innovazione terapeutica degli ultimi anni, in grado di impattare in maniera significativa sulla sopravvivenza di queste pazienti. A tal riguardo vengono ripercorsi il forte razionale biologico e i primi studi che hanno documentato l’attività e l’efficacia degli inibitori dell'angiogenesi, fino ai risultati degli studi più recenti, tra cui lo studio GOG 240, che ha portato alla registrazione da parte di FDA e EMA della prima target therapy in questo setting.
GU & GY :: Lectures | Dicembre 2015
Ruolo dell’angiogenesi nel carcinoma della cervice uterina
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A cura di Domenica Lorusso
Il carcinoma della cervice uterina rappresenta il terzo tumore per frequenza (il secondo nelle donne con meno di 45 anni) e la terza causa di morte per neoplasia nelle donne. Questo numero di Key slides affronta un importante unmet medical needs in oncologia: il trattamento del carcinoma della cervice uterina in fase avanzata. In tale setting la chemioterapia a base di platino ha da sempre rappresentato lo standard di trattamento, con sopravvivenze mediane intorno ai 12 mesi.