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ASCO 2015 - Gynecological cancer

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Domenica Lorusso
A cura di

Professore Associato di Ostetricia e Ginecologia, Università Cattolica del Sacro Cuore, UOS di Programmazione Ricerca Clinica, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Roma

All’interno di questo numero di Key slides troverete le più importanti novità riguardanti i tumori ginecologici, presentate all’ASCO 2015. In tema di carcinoma dell’endometrio avanzato, lo studio MITO END-2 è il primo studio randomizzato a suggerire l’efficacia dell’aggiunta di un biologico, bevacizumab, alla chemioterapia standard.

Nell’ambito del carcinoma ovarico lo studio ARIEL2 è invece il primo studio a dimostrare come una signature molecolare possa essere in grado di identificare le pazienti senza mutazione BRCA che possono rispondere a un PARP inibitore. Tra le nuove strategie terapeutiche esplorate nessun vantaggio deriva dall’aggiunta di pertuzumab alla chemioterapia standard nelle neoplasie platino-resistenti (studio AGO OVAR2.20/PENELOPE) mentre l’antiangiogenico trebananib necessita di ulteriori conferme (studio TRINOVA 1).

Gli immunoterapici sembrano invece destinati a rivestire un ruolo nel trattamento del carcinoma ovarico, alla luce dei dati di attività e sicurezza derivanti da studi di fase Ib con due anticorpi, diretti rispettivamente contro PD1 e PD-L1.

Nessun vantaggio infine sembra derivare dall’aggiunta di cetuximab a carboplatino/paclitaxel per il carcinoma della cervice avanzato/ricorrente (studio MITO CERV2).