Ampio spazio nella presentazione è dedicato ai dati riguardo all’utilizzo di sorafenib, standard of care nella terapia di prima linea dei pazienti con buona funzionalità epatica (Child A) affetti da epatocarcinoma non suscettibile o che non risponde alle terapie locoregionali. Sono illustrati e commentati gli studi registrativi (Sharp e Asia Pacific) che hanno portato all’attuale indicazione del farmaco nel setting avanzato, le analisi post-hoc e i successivi studi real life (Gideon, Insight, Sofia, Stella) che hanno confermato sicurezza ed efficacia di sorafenib nella pratica clinica, evidenziando un verosimile ruolo del farmaco anche in fase più precoce di malattia nei pazienti non candidabili/refrattari a TACE oppure dopo fallimento di TACE.
In seconda linea dopo sorafenib, regorafenib nello studio RESORCE ha dimostrato di determinare un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza globale rispetto a placebo con una riduzione del rischio di morte del 37%. Regorafenib pertanto è ad oggi il primo trattamento sistemico in seconda linea che ha dimostrato un miglioramento della sopravvivenza nei pazienti con epatocarcinoma.
La seconda parte della presentazione riporta le linee guida nazionali e internazionali aggiornate.
GI :: Lectures | Gennaio 2018
La terapia dell'epatocarcinoma: la forza delle evidenze
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A cura di Bruno Daniele
Questo numero di Key slides contiene una lecture molto esauriente sulle evidenze scientifiche riguardanti il trattamento medico dell'epatocarcinoma.