La disponibilità di quattro farmaci chemioterapici (fluorouracile, capecitabina, oxaliplatino e irinotecan) e cinque farmaci biologici (anti-EGFR e anti-angiogenetici) ha permesso infatti di ottenere risultati impensabili solo un decennio fa, arrivando a superare per i nostri pazienti la barriera dei 30 mesi di sopravvivenza.
In questo numero di Key slides sono state selezionate le principali evidenze scientifiche riguardanti il trattamento della malattia metastatica prodotte nel corso dell’anno. Tra le novità più importanti lo studio Heracles per la prima volta sembra aprire la strada all’applicazione della precision medicine anche nei tumori colo-rettali. Entusiasmanti inoltre i dati dello studio di fase II della John Hopkins University che per la prima volta evidenziano come la genetica possa guidare l’oncologo nella scelta della terapia: pembrolizumab (anticorpo anti PD-1) nei tumori MMR-deficient sembra ottenere quei risultati davvero sorprendenti che tutti aspettavamo dall’immunoterapia anche nei tumori del colon-retto.
AUTORI
Giuseppe Aprile
Dipartimento di Oncologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria, Udine
Mario Scartozzi
Oncologia Medica, Università degli Studi, Azienda Ospedaliero-Universitaria, Cagliari