Everolimus, in combinazione con exemestane, rappresenta ad oggi una nuova opzione terapeutica per le pazienti con carcinoma mammario avanzato, pretrattato con inibitori dell'aromatasi non steroidei. Everolimus, attraverso l'inibizione di mTOR, ha un ruolo cruciale nel superare la resistenza secondaria alle terapie endocrine nel carcinoma mammario avanzato con recettori ormonali positivi, permettendo così di ritardare la necessità di ricorrere alla chemioterapia. In questo numero della collana vengono analizzate le caratteristiche e i risultati degli studi più significativi che supportano l'utilizzo di Everolimus nel carcinoma mammario avanzato, lo studio BOLERO-2 e lo studio TAMRAD. Vengono inoltre descritte le peculiari tossicità associate a tale trattamento.
AUTORI
Paolo Pronzato, S.C. Oncologia Medica 2, IRCCS AOU San Martino, IST - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova
Pier Franco Conte, U.O. Oncologia medica 2, Istituto Oncologico veneto IRCCS, Università di Padova
Sabino De Placido, Oncologia Medica, Università Degli Studi Federico II, Napoli