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GI :: Lectures  | Settembre 2017

Il carcinoma del pancreas. Around surgery

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L’adenocarcinoma pancreatico si presenta nella maggior parte dei casi in stadio avanzato alla diagnosi: il 50% dei pazienti infatti ha malattia metastatica all’esordio, il 30% malattia localmente avanzata,  il 10%  malattia potenzialmente resecabile, ma con alto rischio di non radicalità (R1 o R2), e di fatto solo il 20% dei pazienti è candidato a una chirurgia radicale. Purtroppo, però, anche nei pazienti che ottengono una radicalità chirurgica, la prognosi è deludente, con sopravvivenze a 5 anni che non superano il 15–20%.

In tale contesto nel corso degli anni sono stati condotti diversi studi di terapia adiuvante e neoadiuvante nella convinzione che una terapia sistemica efficace potrebbe contribuire a migliorare la sopravvivenza dei pazienti.
In questo numero di Keyslides, corredata di commenti, troverete una lecture molto esauriente riguardante lo stato dell’arte del trattamento del carcinoma pancreatico negli stadi resecabili o borderline resectable: dagli studi che hanno portato all’introduzione dell’approccio adiuvante nella pratica clinica, agli studi di chemio-radioterapia, all’utilizzo dei nuovi schemi, alla durata ottimale della terapia, alla tailorizzazione del trattamento adiuvante sulla base dell’espressione di hENT1, enzima chiave nell’internalizzazione della gemcitabina da parte delle cellule neoplastiche.
E ancora, nella malattia con un’indicazione borderline alla resezione o biologicamente sfavorevole, il ruolo di una terapia sistemica pre-operatoria che, basata su forti presupposti razionali, investe molte aspettative nell’utilizzo delle nuove combinazioni.

AUTORI

Stefano Cascinu
Dipartimento di Oncologia/Ematologia, Università di Modena e Reggio Emilia, Policlinico di Modena

Massimo Falconi
Chirurgia del Pancreas, Università Vita e Salute, Ospedale San Raffaele IRCCS, Milano